Il 70% dell’impollinazione delle specie vegetali sul nostro pianeta e il conseguente 35% del cibo che arriva sulle nostre tavole dipende da un piccolo, delicato gesto di impollinazione. Ecco una delle ragioni fondamentali per cui le api sono così importanti da tutelare ed ecco uno degli effetti concreti della nostra interdipendenza con questa specie. La biodiversità del pianeta – quel perfetto, quanto fragile complesso sistema in cui siamo immersi e coinvolti – ha strettamente a che fare con l’attività di queste laboriose creature. Volando di fiore in fiore, le api impollinano infatti un’enorme quantità di piante. Mentre succhiano il nettare, il polline resta attaccato al loro corpo, grazie alla soffice peluria elettrostatica che lo riveste. Una volta terminato di succhiare un fiore, posandosi su un altro, parte di quel polline rimasto addosso passerà dagli stami al pistillo dell’altro fiore ed è così che avverrà la fecondazione di un’altra pianta.
Di recente si è scoperto che un’altra insospettabile specie può essere annoverata nella schiera degli impollinatori. Si tratta – udite bene – di una rana del Brasile. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Food Webs da un team di ricercatori, guidato da Carlos Henrique de-Oliveira-Nogueira del Instituto de Biociências della Universidade Federal de Mato Grosso do Sul. Durante una passeggiata notturna nella foresta amazzonica, gli studiosi si sono accorti di un insolito, meraviglioso spettacolo. Due raganelle arancioni si tuffavano beate nel calice d’un fiore di Cordia tagua hyensis, il cosiddetto albero da frutto del latte brasiliano. Con grande stupore dei ricercatori, i due anfibi non avevano predato insetti – normalmente abbondanti in quelle piante – ma erano riemersi interamente cosparsi di nettare. Secondo gli scienziati, la Cordia taguahyensis produce fiori dall’elevata quantità di nettare: un cibo altamente energetico per le rane e soprattutto facile da reperire. Lo scambio fra quel tipo di pianta e quella specie di rana sarebbe, dunque, un reciproco dono. Le rane si lascerebbero cospargere dai granelli di polline e, proprio come nel caso delle api, saltando (anziché volando!) di fiore in fiore, permetterebbero alla pianta di riprodursi.
Una scoperta, che oltre ad avere dell’incredibile, ha destato grande incoraggiamento nella comunità scientifica, poiché sia anfibio che pianta sono in via di estinzione.
Durante i primi anni 2000 alcuni scienziati avevano già rinvenuto tracce di piante nelle viscere della Xeno Hyla truncata, nota anche come “raganella brasiliana di Izecksohn”. Una ventina di anni dopo pare sia arrivata la conferma che potrebbe trattarsi del primo caso di rana impollinatrice.
SPUNTI DI RIFLESSIONE PER LA CLASSE
- Dopo aver raccontato ai bambini questa sorprendente scoperta, indurli a riflettere sul concetto chiave di interdipendenza, a partire dal ruolo di impollinazione delle api (e anche della raganella brasiliana!).
- INPUT: causa-effetto sono strettamente collegati. Trovare insieme esempi in cui questa “legge” che condiziona la nostra realtà, confermata dalle più recenti teorie della Fisica, si manifesta nel concreto e nel quotidiano. Riflettere insieme su quanto importante sia produrre cause positive che abbiano di conseguenza effetti positivi…
Es. Senza il grano non avremmo il pane…
Senza un gesto di gentilezza, non avremmo amici…
Se inquiniamo, la Terra diventerà invivibile…